La Manica più stretta
A sorpresa Meg sceglie l’Europa. Sterlina nello Sme, euforia alla city
06/10/1990 10:27:00

Alla fine, la dama di ferro ha ceduto: lunedì la sterlina entrerà nello Sme e la Gran Bretagna sarà più vicina all’ Europa. L’improvviso annuncio, dato nel tardo pomeriggio di ieri quasi alla chiusura dei mercati valutari con l’evidente scopo di evitare speculazioni, ha ugualmente fatto impennare la City (la Borsa di Londra) alle ultime contrattazioni e questo ha avuto il significato di una conferma: la decisione era attesa da tempo ed è stata gradita dagli operatori economici. La mossa a sorpresa di Margaret Thatcher (foto), dunque, «accorcia» la Manica e rende più vicino agli inglesi quel continente europeo dal quale essi hanno sempre mantenuto le distanze, per il timore (confessato) di perdere un po’ della propria sovranità e della propria autonomia. Ma la caduta del Muro di Berlino e l’unificazione tedesca hanno costretto i sudditi di Sua Maestà Britannica a rivedere le loro posizioni per evitare il pericolo di essere tagliati fuori dalla creazione della Grande Europa. A spingere Meg alla «storica» decisione, però, sono stati, oltre ai fattori politici internazionali, le condizioni economiche interne. Il primo ministro inglese non è riuscito a fermare l’inflazione, ormai a quota 10,6 per cento, mentre i tassi di interesse sono saliti al 15 per cento, con la conseguenza di un calo della sua popolarità e di seri problemi in più per lei, leader ormai non più indiscusso dei conservatori. Migliaia di piccoli proprietari di case che pagano mutui indicizzati, sono ormai con l’acqua alla gola e stanno spostando le loro preferenze verso i laburisti. La Thatcher, ieri, ha quindi bruciato i tempi, anche per risparmiarsi un brusco cambiamento di rotta sotto le elezioni (ha tempo di indirle fino al 1992), rischiando di mandare ancora più giù il suo «indice di gradimento». E, allora, una decisione da «leggere» soprattutto in chiave antinflazionistica? Se così fosse, i governanti inglesi avrebbero seguito la politica del ministro del Tesoro, Carli, e del governatore della Banca d’Italia, Ciampi, quando scelsero di abbandonare la banda larga di oscillazione del 6 per cento per quella più rigida del 2,25 per cento, allo scopo di far calare la «febbre» del costo della vita. La Gran Bretagna da lunedì godrà anch’essa dei benefici della banda larga nello Sme. La scelta di ieri ha avuto consensi unanimi. Soprattutto perchè il processo di unificazione europeo ha ricevuto un’ulteriore spinta. Ora, il percorso verso una moneta unica nella Cee, è più che mai irreversibile. E questo spiega i consensi, ed è una significativa vittoria dell’Europa.

La Gazzetta del Mezzogiorno 1ª pag. - 6.10.1990

Felice de Sanctis
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