Impegno e determinazione, sono questi i leitmotiv del programma dell’ing. Domenico De Bartolomeo nuovo presidente di Confindustria Bari e Bat per i prossimi 4 anni. Succede all’ing. Michele Vinci e guiderà l’organizzazione degli imprenditori per i prossimi 4 anni. Già presidente del Comitato Mezzogiorno e Isole dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), il nuovo leader degli imprenditori è stato eletto all’unanimità ieri a Bari dall’Assemblea generale alla presenza delle autorità civili e militari fra cui il sindaco di Bari De Caro, il presidente della Regione Emiliano e il nuovo prefetto Carmela Pagano. Figlio d’arte (il padre ing. Nicola ha guidato in passato Confindustria Puglia), Domenico è stato presentato dal direttore della “Gazzetta del Mezzogiorno” Giuseppe De Tomaso che ha ricordato la sua attività professionale e il suo impegno per la legalità. De Bartolomeo ne ha fatto un punto fondamentale del suo programma, insieme all’altro pilastro che sarà la valorizzazione dell’innovazione e della ricerca. Far ripartire la nostra economia, è stata la prima sottolineatura del discorso di insediamento, ma nel rispetto delle regole attraverso un rapporto dialettico con le forze politiche, per permettere alle imprese di svolgere il proprio lavoro senza troppi ostacoli burocratici che frenano gli investimenti.
De Bartolomeo vede l’organizzazione degli imprenditori come una cabina di regia per chi crea innovazione, ma anche uno strumento di tutela delle forze sane contro la criminalità. La necessità di trovare nuovi mercati anche oltre l’Europa, attraverso lo sviluppo dell’export è oggi una strada obbligata, secondo il neo presidente.
Insomma, un vero programma politico, come ha sottolineato De Tomaso, per una leadership che conta e vuole marcare un’inversione di tendenza, con l’obiettivo del superamento della recessione. «Dobbiamo tirare fuori il Paese da questa crisi asfissiante che dura da troppi anni – ha aggiunto De Bartolomeo – abbiamo una grande responsabilità. Confindustria deve divenire la casa delle idee per i giovani, per affiancare le start up».
La ripresa è nell’aria, ma per ora resta un’aspettativa. «Siamo ad un bivio e non possiamo sbagliare, abbiamo una classe imprenditoriale matura e capace: dobbiamo valorizzare i campioni e recuperare quelli che avanzano ad un passo più lento». De Bartolomeo ha quindi fatto un’analisi della situazione economica del territorio sottolineando luci ed ombre. Tra i settori in crisi resta quello delle costruzioni che ha risentito del calo della domanda (ora in lieve ripresa grazie ai mutui) e dei ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, mentre il turismo tira, con una crescita del 2,3%. E sull’immagine Puglia diffusa in tutto il mondo, De Bartolomeo ha riconosciuto l’impegno dell’amministrazione regionale di Vendola. Ora occorre trasformare questo brand in maggiori presenze straniere.
Sul fronte dei fondi pubblici il neo presidente si è impegnato ad utilizzare meglio quelli nazionali, ma soprattutto quelli strutturali comunitari: ci sono quasi 8 miliardi di euro da impiegare. Strada obbligata la semplificazione degli adempimenti burocratici, anche attraverso una maggiore efficienza e riorganizzazione della macchina pubblica: «alla politica chiediamo un partenariato che non sia solo formale, idee nuove, regole certe e procedure veloci». Anche l’Asi deve fare un salto di qualità, mentre occorre puntare alla riqualificazione delle città per far decollare una migliore qualità della vita soprattutto attraverso «le persone che animano le grandi sfide della storia».
Perciò De Bartolomeo attribuisce grande importanza ai giovani per passare, come suggerito da De Tomaso da un capitalismo di relazione a uno di competizione.
La Gazzetta del Mezzogiorno 27.6.2015