Getrag, la Puglia che fa invidia
Azienda leader nei sistemi di trasmissioni per auto. Fa crescere altre imprese. Presentato il nuovo cambio a sei marce ad architettura trasversale
30/06/2013

FELICE DE SANCTIS

Precisione, passione, partnership sono le tre “P” che costituiscono la chiave del successo della Getrag, l’azienda tedesca nata nel 1935, leader nei sistemi di precisione di trasmissione per auto di tutto il mondo che ha una delle sedi più importanti nella zona industriale di Bari.

La proverbiale precisione tedesca è un fattore riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo e qui in Puglia vengono sperimentati alcuni prototipi e realizzati ben 450mila pezzi l’anno dagli oltre 800 occupati. I dipendenti sono fortemente motivati da una grande passione per il loro lavoro, che, al pari dell’orgoglio di appartenenza, ne fa uno dei fattori vincenti sul piano della competitività nel mercato globale, come ha sottolineato il capo del personale Vincenzo Lioce, il quale ha messo l’accento anche sulla sicurezza del lavoro, con un record di zero incidenti, oltre al più basso tasso di assenteismo del mercato (l’1,8%).

Ma senza la collaborazione con partner affidabili e competenti del territorio non si sarebbero raggiunti i risultati che hanno fatto di questa azienda un’eccellenza della Puglia che produce. E Confindustria Bari e Bat, come ha ricordato il presidente Michele Vinci ha scelto Getrag come tappa per il suo viaggio nelle imprese di eccellenza, con l’obiettivo di far conoscere la realtà manifatturiera pugliese di una delle più grandi regioni d’Europa, superiore alla Slovacchia e alla Croazia in termini di valore aggiunto.

La Getrag partita nel 1996 con l’insediamento nell’area industriale di Modugno, nel 2004 aveva raggiunto un fatturato tra i 200 e i 300 milioni di euro. Poi, come molte imprese europee, ha subito il contraccolpo della crisi del 2009, causata anche dall’esplosione della globalizzazione a livello mondiale e ha visto crollare il fatturato al di sotto dei 100 milioni di euro, per poi risalire nel 2012 a circa 400 milioni, che ne fanno oggi uno dei gioielli della tecnica e dell’industria europea.

«E uno dei motivi di soddisfazione del lavoro svolto e della competitività dell’azienda sul mercato mondiale è stato quello di essere riusciti a diventare fornitori unici della Ferrari», ha ricordato con orgoglio il direttore di produzione ing. Aldo Cirilli che ha illustrato le caratteristiche dell’azienda.
L’amministratore delegato Robert Taylor accogliendo gli ospiti, ha sottolineato come la scelta dell’investimento barese si sia rivelata felice per gli ottimi risultati di competitività raggiunti (Nella foto: il direttore del personale Lioce, l'amministratore delegato Taylor, il presidente di Confindustria Vinci e il direttore di produzione Cirilli).

Rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e scolastico, giornalisti, imprenditori e studenti sono stati poi accompagnati in una visita guidata all’interno dello stabilimento per conoscere uno dei prodotti di eccellenza realizzati a Bari: il cambio a 6 marce ad architettura trasversale a 3 alberi.

Per quanto riguarda l’indotto la Getrag utilizza il 17% di fornitori della Puglia e fra questi l’ing. Cirilli ha voluto citarne 4 dell’area di Puglia e Basilicata ringraziandoli per la collaborazione: la Com. Scpa, Palazzo S. Gervasio (Pz) di Mario Zagaria, per la lavorazione meccanica di precisione; la Cr Automation di Bari di Raffaele Carlucci, selezionata per i suoi elevati standard di sicurezza sul lavoro e per lavori su macchinari di alta precisione; la Sud Montaggi di Modugno di Domenico Auciello, per i prodotti innovativi nel campo del risparmio energetico green e la produzione di impianti meccanici e costruzioni in acciaio e la barese Sogese di Annibale Di Fano, con un laboratorio di analisi molto competente, azienda che si è fatta apprezzare anche dalle multinazionali, prima la Bosch e ora la Getrag che le hanno aperto il mercato tedesco (Stoccarda) e della repubblica Ceca. Un esempio, quest’ultimo, di come la grande multinazionale tedesca riesca anche a fare da traino per l’internazionalizzazione delle aziende del territorio.

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La Gazzetta del Mezzogiorno – 30.6.2013

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