L’assessore regionale Guglielmo Minervini «La trasparenza c’è, l’informazione meno»
Dati diffusi in modo troppo frammentato
27/10/2013

FELICE DE SANCTIS

Dall'ultima rilevazione della Bussola della trasparenza del ministero per la Pubblica amministrazione e semplificazione la Regione Puglia risultata penultima. L'assessore regionale Guglielmo Minervini, è stato il promotore della legge regionale n. 15/2008 che ha come titolo “Principi e linee guida in materia di trasparenza dell'attività amministrativa” e da aprile, dopo la parentesi ai trasporti, è tornato a ricoprire la delega.
Come mai la Puglia si è guadagnata quasi la maglia nera tra le pubbliche amministrazioni?
“Come ricorda la strada della trasparenza la Regione Puglia l'ha intrapresa ormai irreversibilmente dal 2008. Non abbiamo paura della trasparenza. Non solo, siamo convinti che la trasparenza sia una potente leva di cambiamento della pubblica amministrazione. In questi anni la nostra legge è stata arricchita e potenziata da norme nazionali che hanno ulteriormente vincolato l'esigenza di trasparenza, estendendola in molteplici ambiti. Noi abbiamo risposto con una eccessiva frammentazione delle informazioni sui vari siti web della Regione Puglia”.
Sta dicendo che le informazioni ci sono, ma non sono facilmente accessibili?
“Quasi tutte le informazioni che la norma prevede siano rese pubbliche sui siti regionali, sono presenti. Ci sono tutti i procedimenti di autorizzazioni e concessioni pubbliche, i trattamenti economici degli amministratori di società partecipate, i bandi di concorso per il personale, le collaborazioni e i relativi compensi, lo stato patrimoniale degli assessori e del presidente”.
Cosa manca rispetto ai parametri richiesti dal decreto sulla Trasparenza n. 33/2013?
“Quello che la norma ci chiede è aggregare tutte queste informazioni in un unico spazio. In modo che non siano solo disponibili ma, appunto, anche facilmente accessibili. Inoltre la norma ci chiede di rendere disponibili ulteriori dati come ad esempio il patrimonio immobiliare, tutti i canoni di locazione e l'elenco di tutti i beneficiari di contributi e sussidi”.
Come e in che tempi vi adeguerete?
“Gli uffici stanno lavorando per aggregare e recuperare le informazioni che mancano e aggiornare il portale web con la collaborazione di Innovapuglia. Contiamo che tutto sarà disponibile entro il 31 dicembre, termine previsto dalla legge. A quella data noi vogliamo arrivare non solo pronti, ma in prima fila tra le regioni più trasparenti d’Italia. La trasparenza resta per noi il più prezioso alleato per cambiare il rapporto tra i cittadini e le istituzioni pugliesi e fondarlo su una relazione di reciproca fiducia”.
Quali risultati può produrre l'occhio del cittadino nella pubblica amministrazione? 
“La trasparenza non è solo un potente anticorpo per la legalità ma anche un fattore di efficienza molto forte perché spinge anche la burocrazia a dar conto dei tempi con i quali gli adempimenti sono svolti. La trasparenza non è indolore costa, riduce gli spazi di discrezionalità. E questa ampia circolazione delle informazioni, realizzata con la nostra legge, ha già prodotto positivi effetti. Ricordo, ad esempio, il dibattito sul reddito dei manager delle nostre principali aziende. L'esito di quel dibattito è stato decisivo per un intervento della politica per rendere quei livelli di retribuzione più sobri in tempo di crisi”.
Ha appena presentato con il presidente Vendola un nuovo disegno di legge per la consultazione pubblica nella realizzazione delle infrastrutture, in particolare la TAP, il gasdotto che dovrebbe approdare in Salento. Può essere definita questa oltre la trasparenza, la nuova frontiera nell'abbattimento delle barriere tra pubblica amministrazione cittadini?
“La Puglia è la prima regione d'Italia che fa una cosa del genere. Anche il sottosegretario Vincenti oggi ha apprezzato e guardato con interesse a questo procedimento. Tutto il processo si fonderà sulla massima condivisione delle informazioni con i cittadini. Condividere le informazioni significa anche condividere il potere, frantumarlo, renderlo accessibile ai cittadini. Estrarremo le criticità sollevate dai cittadini, avvieremo la consultazione e le argomentazioni pro e contro saranno offerte al decisore. Sarà materiale cognitivo che mettiamo a disposizione del Governo perché la sua decisione sia più consapevole”. 

© Riproduzione riservata

La Gazzetta del Mezzogiorno – 27.10.2013

Copyright© 2006 Felicedesanctis.it .Tutti i diritti riservati. Powered By Pc Planet