L’ex Nuovo Pignone fa boom a Bari
LA PUGLIA CHE VINCE. Balzo straordinario dal 1994 ad oggi con la privatizzazione gli ordini sono cresciuti di 20 volte passando da uno a ben 21 miliardi di dollari
07/12/2013

FELICE DE SANCTIS

Dal 1994 ad oggi gli ordini sono cresciuti di ben 20 volte: da 1 a 21 miliardi di dollari. Insomma, una privatizzazione di successo per l’ex Nuovo Pignone di Bari divenuta, con l’acquisizione di General Electric americana, la GE Oil & Gas – Nuovo Pignone. Negli ultimi 4 anni sono stati investiti a Bari oltre 22 milioni di euro, sia in opere infrastrutturali, che nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti. La proficua collaborazione con la Regione Puglia, che ha contribuito tramite l’assegnazione di fondi legati ad un contratto di programma di durata triennale per attività di ricerca e produzione per pompe e valvole, è stata determinante nello sviluppo dello stabilimento.
La società, nata negli anni Sessanta e che si estende nella zona industriale di Bari su oltre 200.000 metri quadrati, impiega circa 300 persone, è il più grande insediamento di GE Oil & Gas fuori dalla Toscana, ha contribuito in modo significativo al rientro dei cervelli pugliesi. Infatti delle 90 assunzioni avvenute in questi ultimi anni, in gran parte ingegneri e periti meccanici, il 30% è rappresentato da giovani che lavoravano fuori del territorio, al Nord o all’estero.
Ma uno dei meriti maggiori che ha avuto la GE Oli & Gas Nuovo Pignone è stato la creazione di nuove imprese: ben 21 nuove aziende del territorio, un indotto nato da figure professionali formatesi nella casa madre, fra cui la stessa società dell’attuale presidente di Confindustria Bari e Bat, ing. Michele Vinci, il quale ha voluto ricordarlo nel corso del “Viaggio nell’impresa” che ieri ha fatto tappa proprio alla Nuovo Pignone, con la partecipazione del Rettore del Politecnico Di Sciascio, del direttore di Puglia Sviluppo De Vito, dell’assessore provinciale Barchetti e del presidente dell’Asi Martinelli. Ad accogliere gli studenti, i rappresentati delle istituzioni, del mondo accademico, gli imprenditori, c’erano il presidente del Nuovo Pignone Massimo Messeri, il presidente di GE Italia Sandro De Poli e Massimiliano Maneschi Pumps, Valves & Systems Business Leader e Direttore generale stabilimento di Bari.
La GE Oli & Gas è leader mondiale nella fornitura di macchine e servizi a tecnologia avanzata, in tutti i segmenti dell’industria del gas e del petrolio, dalla perforazione alla produzione, dagli impianti di liquefazione di gas naturale ai gasdotti ed oleodotti, allo stoccaggio, fino alla generazione di energia elettrica, la raffinazione e la petrolchimica.
Lo stabilimento di Bari rappresenta un fiore all’occhiello della realtà industriale pugliese e nazionale ed è conosciuto anche a livello mondiale per gli elevati standard di qualità che lo contraddistinguono. Il sito produce pompe centrifughe “Heavy Duty” in accordo allo standard internazionale “American Petroleum Institute 610”, che rappresenta lo standard più restrittivo in termini di qualità del prodotto pompe, ed è per questo il centro di eccellenza di GE per questa tipologia di prodotto. La sede barese si avvale ad oggi della collaborazione di oltre 30 aziende del territorio pugliese qualificate nella produzione di parti e nelle lavorazioni meccaniche, con una percentuale crescente rispetto al passato: il 30% del totale degli acquisti sono effettuati all’interno del territorio regionale nel 2013, contro il 20% del 2009.
Un altro significativo investimento della società americana in Puglia è stato realizzato attraverso GE Aviation, società che ha acquisito il gruppo Avio di Brindisi per 4,3 miliardi di dollari.

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La Gazzetta del Mezzogiorno – 7.12.2013

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