BARI - La crisi economica impone alle imprese la necessità di ridurre i costi per essere più competitive sul mercato globale. E quale modo migliore se non quello di tagliare gli sprechi e razionalizzare la produzione? Ecco il lean production, la produzione snella che passa attraverso l’ottimizzazione del sistema aziendale dai tempi di consegna, alle giacenze, dall’aumento di produttività, tagliando i turni extra e aumentando competenze e flessibilità del personale, con una standardizzazione del lavoro, a tutto vantaggio della qualità.
Di questo si è parlato nella sala congressi di Confindustria Bari e Bat su iniziativa della stessa organizzazione imprenditoriale barese e di quella tarantina in collaborazione con l’Its Cuccovillo in un convegno dal titolo suggestivo di “Leanovazione” che ha visto come protagonisti aziende del calibro di Bosch, Getrag, Magneti Marelli, Natuzzi, Vestas Nacelles, Comer le quali hanno presentato le proprie esperienze in materia.
Obiettivo del convegno, moderato da Vincenzo Rutigliano del Sole 24Ore, è stato quello di aprire a Bari, per la prima volta al Sud, come hanno sottolineato i presidenti delle due associazioni di categoria barese, Michele Vinci e tarantina Vincenzo Cesareo, una Lean Academy per aiutare le imprese locali, soprattutto quelle piccole e medie, a guadagnare in competitività, con alti standard di qualità e costi bassi, per riposizionarsi sul mercato con logiche nuove e per certi versi rivoluzionarie, attraverso una gestione innovativa dei processi aziendali. Ecco perché una scuola di alta formazione rappresenterebbe un’inversione di tendenza che permetterebbe anche ai giovani di non emigrare altrove per cercare lavoro. Uno start up nuovo per fare impresa nel Mezzogiorno.
Purtroppo finora il sistema produttivo pugliese è stato costretto a rivolgersi fuori regione per avere l’alta formazione, come ha ricordato Lucia Scattarelli presidente dell’Its Cuccovillo di Bari. Ora, grazie proprio a questo istituto è possibile investire sui giovani del Sud, garantendo competenze specialistiche e quindi occupazione. L’Its punta su meccanica, meccatronica ed energia per favorire l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo per recuperare competitività sul mercato con prodotti di eccellenza. Sul piano del lavoro, il miglioramento continuo del personale, mosso dalla necessità interiore di vedere crescere il territorio per informarsi, misurarsi, interagire e formarsi, permette una crescita delle aziende e quindi nuova occupazione.
E’ questa la filosofia del lean production che consentirà ai giovani di non andare via dalla Puglia e alle aziende di godere delle loro intelligenze e delle loro passioni. Fare di più con meno, eliminando gli sprechi: è il segreto della lean, come ha sottolineato Francesco Velluto, consigliere delegato education di Confindustria Taranto, che si è definito lean thinker, pensatore snello. La competitività oggi può essere aumentata solo puntando all’eccellenza dei processi, attraverso lo sviluppo delle competenze e la crescita delle risorse. Così il sistema produttivo evolverà verso una maggiore efficienza (costi, qualità, servizio) e flessibilità.
Il convegno ha avuto anche un momento pratico con laboratori guidati da esperti della Porche Consulting, Jps-Apics, Bonfiglioli Consulting, che hanno permesso alle piccole e medie imprese locali di conoscere meglio i segreti della lean production finora realizzata dalle grandi aziende, ma che necessita di allargamento a quelle piccole per favorire una reale crescita economica del territorio.
La Gazzetta del Mezzogiorno 20.2.2013
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