GRAVINA - Dal mobile al mobile. Si è riciclato così il distretto del salotto, passando dal mobile come elemento di arredo al “mobile” termine inglese che definisce il telefono cellulare o comunque un apparecchio mobile.

La Macnil è un’azienda di eccellenza nel settore informatico, elettronico e delle telecomunicazioni che ha le sue radici in Puglia, a Gravina, dove due giovani imprenditori hanno coniugato l’amore per il lavoro con l’amore nella vita, riuscendo a realizzare prodotti innovativi che hanno richiamato l’attenzione di un colosso delle Tlc come Telecom Italia che ha avviato con loro una partnership di successo.

Questo in sintesi il biglietto da visita di Nicola Lavenuta e Mariarita Costanza, coniugi poco più che quarantenni, titolari della Macnil, emigrati 12 anni fa al Nord in cerca di lavoro e subito ritornati nella loro terra con un’idea in testa: scommettere sulla possibilità di diventare imprenditori di se stessi e provare a realizzare un’impresa innovativa di prodotti informatici richiesti dal mercato, ma non presenti in commercio.

Con appena 30 milioni di investimento, garantiti dai loro genitori alle banche, hanno cominciato a costruire, informatico lui, ingegnere elettronico lei, un progetto vincente che oggi, dopo 12 anni, fattura 2 milioni di euro. Se poi si tiene conto che molte commesse sono costituite da canoni di gestione di appena 29 euro mensili, si può ben immaginare la dimensione della clientela di quest’azienda che copre tutto il territorio nazionale.

E’ una storia del Sud, di quel Sud spesso bistrattato, di quel Sud fatto di giovani con la valigia in cerca di fortuna lontano da casa, di quel Sud ricco di cervelli che vanno ad arricchire aziende al Nord Italia o all’estero, quando potrebbero creare lavoro per sé e per gli altri nella propria terra. E’ quello che hanno fatto Nicola e Mariarita investendo su se stessi, sulla loro terra, quella Murgia che amano profondamente e che credono possa essere un volano di crescita per l’intero territorio.

Lo crede anche Confindustria che ha promosso un viaggio alla scoperta delle imprese di eccellenza della province Bari e Bat, con l’obiettivo, come ha sottolineato il presidente ing. Michele Vinci, di far conoscere queste realtà alle scuole, all’università, ai giovani in cerca di lavoro. Ed è proprio l’esempio di questi giovani imprenditori che può essere volano della crescita, come ha sottolineato il presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata Pasquale Caso, il quale si è detto ottimista sulla possibilità di venire fuori dal tunnel della crisi grazie alla ricerca, innovazione e internazionalizzazione che rappresentano proprio i tre fattori su cui puntano anche alla Macnil, con 50 addetti tra ingegneri elettronici, informatici e web designer con un’età media di 30 anni, il 70% donne e una rete commerciale che raccoglie le istanze dei clienti per trasformarle in prodotti finiti.

L’azienda di Gravina, che ha scelto come sua sede un bel palazzo del 1500 nel centro storico della città, produce servizi ed è specializzata in sistemi integrati wireless web e di telecontrollo GSM GPRS GPS interfacciati con le Reti di Telefonia Mobile. Alcuni esempi concreti dei prodotti Macnil sono gli apparecchi di controllo dei mezzi delle aziende di trasporto (camion e tir) che possono essere seguiti in tempo reale in tutti i loro spostamenti sul territorio, i sistemi di SOS nel settore della telemedicina (hanno inventato il primo glucometro per diabetici che lancia l’Sos al medico curante).

L’azienda punta, entro il 2015 a coprire 6 milioni di veicoli di controllo in Italia, con un aumento del 10% del fatturato e la collocazione di 100mila dispositivi sul mercato nazionale e l’avvio dell’internazionalizzazione.

“Siamo dove gli altri pensano di arrivare” dicono orgogliosamente alla Macnil puntando sull’immaginazione che, come diceva Einstein, è più importante della conoscenza.