FELICE DE SANCTIS
Efficace strumento di lotta all’evasione fiscale o giocattolo mal funzionante per colpire ancora una volta gli onesti e i lavoratori a reddito fisso? Il redditometro, sul quale si giocherà tutta la campagna elettorale per l’elezione del prossimo Parlamento, definito dal premier Mario Monti una bomba ad orologeria e quindi a scoppio ritardato, fu varato dal governo Berlusconi-Tremonti nel 2010 (art. 22 decreto 78/2010) come alternativo e in polemica con l’azione di lotta all’evasione del governo Prodi basata sulla tracciabilità e la trasparenza delle transazioni e sull’uso incrociato delle banche dati. I decreti attuativi di quel decreto sono stati poi firmati dal ministro del Tesoro Grilli il 4 gennaio scorso. Questo per la storia.
Vediamo quali sono gli strumenti attraverso i quali si arriva all’accertamento del reddito presunto e poi esaminiamo qualche caso concreto che dimostra il paradosso di questo sistema che si basa essenzialmente sul redditest, un test automatico che dovrebbe stimare la coerenza del tenore di vita e i consumi delle famiglie in base a parametri fissati dall’Agenzia delle entrate.
Diciamo subito che il redditometro somiglia agli “studi di settore” previsti per i lavoratori autonomi, ma mentre con quel sistema, anch’esso contestato, è possibile avvicinarsi alla realtà operativa delle imprese e dei professionisti, con il redditest è molto incerto e poco affidabile riuscire a risalire al reddito reale individuale sulla sola base di ben 100 voci di spesa secondo le medie Istat. Insomma, un sistema di accertamento di indagini statistiche (per quelle che valgono, non dimentichiamo il famoso pollo di Trilussa, secondo il quale se una persona mangia due polli e l’altra nulla, in media risulta che ne hanno mangiato uno a testa) rischia di divenire uno strumento di accertamento di massa punitivo per gli onesti e tollerante per gli evasori.
E questo soprattutto perché queste statistiche hanno poco a che fare con la realtà e spesso non è possibile dimostrare le proprie ragioni attraverso un’adeguata documentazione, sempre ammesso che i cittadini abbiano conservato ricevute e fatture di tutte le loro spese.
Intanto i pensionati possono stare tranquilli: il redditometro non li riguarderà. La rassicurazione è arrivata direttamente dall’Agenzia delle Entrate che ha ribadito l’obiettivo di colpire «l'evasione spudorata e i finti poveri». L’Agenzia ricorda anche che sono fuori dai controlli le spese che si discostano dal reddito fino alla franchigia di 12.000 euro l’anno e che i controlli che verranno effettuati con questo strumento saranno 35.000 l’anno, meno di uno ogni mille contribuenti.
Intanto dalle tabelle allegate, realizzate con simulazioni del redditest scaricabile dal sito dell’Agenzia delle entrate, si ottengono risultati sorprendenti, pur di fronte a un tenore di vita non da contribuenti ricchi, il risultato è che nessuno dei lavoratori presi in esame, appare “coerente” con il redditest. E questo la dice lunga sulla sua attendibilità come strumento di valutazione.
Vediamo insieme alcuni casi indicati nelle tabelle, che dimostrano l’assurdità di questo sistema di redditest.
Prendiamo il caso di Laura, infermiera, monogenitore con 1 figlio. Con un reddito di 26mila euro, la casa in affitto, il mutuo e un aiuto domestico, 400 euro di spese di luce, 600 di gas e 500 tra telefono fisso e mobile, una vettura di appena 40 cavalli con un’assicurazione da 700 euro e il pagamento di 750 euro di spese per la scuola pubblica e 850 euro di spese mediche. Insomma, la sopravvivenza. Il fisco considera tutto ciò incoerente e presume che la signora sia un evasore fiscale.
Altro caso paradossale quello di Paolo di Potenza, pensionato con moglie, ma senza figli. Con un reddito di 22mila euro, la casa in affitto per 4.800 euro l’anno, una manutenzione straordinari di 6.000 euro e una collaboratrice domestica per i due anziani che costa 4.500 euro, spese per luce da 300 euro, del gas da 500 e telefoni 800 euro e immancabili spese mediche da 4.500 euro, un regalo alla moglie per 300 euro e servizi alla persona per 350. Anche questi pensionati sono evasori. Reddito incoerente.
Perfino un precario come Vincenzo con moglie disoccupata e senza figli con reddito da 15mila euro, che vive in casa della madre e deve provvedere alle spese ordinarie a qualche acquisto di elettrodomestico, a corsi di specializzazione e ad una normale attività culturale, necessaria anche all’aggiornamento professionale, un po’ di attività sportiva e un corso di lingue, viene considerato evasore.
Inutile citare anche il caso della pensionata Giulia sola di 50 anni con appena 12mila euro di reddito, ma che deve pagare un affitto di 36mila euro, le spese di luce, gas e telefono, la manutenzione di una min car e le spese mediche, anch’essa incoerente per il fisco.
Bisogna anche aggiungere che in questo test mancano alcune voci come il canone dell’acqua, l’abbigliamento, le spese alimentari e quelle per la benzina o il gasolio necessarie al trasporto quotidiano in assenza di mezzi pubblici.
Non è un caso che l’associazione di consumatori Adusbef abbia dato mandato ai propri legali di impugnare in tutte le sedi opportune dalle commissioni tributarie al Tar del Lazio, il decreto ministeriale per verificare l’eventuale presenza di vizi di illegittimità e perfino di costituzionalità del provvedimento.
In definitiva, bisognerà attendere il varo definitivo del provvedimento e le relative correzioni, come quella operata per i pensionati, per verificarne l’attendibilità.
La Gazzetta del Mezzogiorno 28.1.2013
SCHEDE REDDITEST
Giuseppe: impiegato, moglie casalinga, 2 figli
Città: Bari
Reddito: 25.000 euro
Casa: affitto 7.800 annuo
Spese per energia:400 gas: 500 telefono: 500
Acquisti: elettrodomestici: 200 arredi: 300
Automobile: 50 kw
Assicurazione Rca + furto e incendio: 950
Assicurazione vita: 500 infortuni: 200 malattia: 150
Istruzione: Scuole pubbliche: 1.500 Università: 200 specializzazioni: 1.500 frequenza corsi: 1.800
Spese mediche: 2.000
Restituzione prestiti: 2.500
Apparecchi elettronici: 350 gioielli: 500
Lingue: 2.000
Investimenti: 10.000
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 1.000 attività sportive: 700
Vacanze: 3.000
Laura: infermiera, monogenitore, 1 figlio
Città: Molfetta
Reddito: 26.000
Casa: affitto 9.000 euro mutuo: 8.400 aiuto lavori domestici: 6.000
Spese per energia: 400 gas: 600 telefono: 500
Acquisti: elettrodomestici: 0 arredi: 0
Automobile: 40 kw
Assicurazione Rca + furto e incendio: 700
Assicurazione vita: 0 infortuni: 0 malattia: 0
Istruzione: Scuole pubbliche: 750 Università: 0 specializzazioni: 0
Spese mediche: 850
Restituzione prestiti: 0
Apparecchi elettronici: 0 gioielli: 0
Lingue: 0
Investimenti: 0
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 0
Vacanze: 0
Stima coerenza: INCOERENTE
Mario: artigiano, moglie insegnante, 1 figlio
Città: Andria
Reddito: 40.000
Casa: proprietà 100 mq. mutuo: 6.000 spese agenz. imm.: 2.000
Spese per energia: 300 gas: 500 telefono: 700
Acquisti: elettrodomestici: 2.000 arredi: 4.000
Automobile: 70 kw
Assicurazione Rca + furto e incendio: 1.200
Assicurazione vita: 1.200 infortuni: 700 malattia: 500
Previdenza complementare: 4.000
Istruzione: Scuole pubbliche: 1.500 Università: 0 specializzazioni: 0
Spese mediche: 1.000
Restituzione prestiti: 2.500
Apparecchi elettronici: 100 gioielli: 0
Lingue: 1.350
Investimenti: 0
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 0
Vacanze: 0
Stima coerenza: INCOERENTE
Paolo: pensionato con moglie, senza figli
Città: Potenza
Reddito: 22.000 euro
Casa: affitto 4.800 annuo manutenzione straordinaria: 6.000
Collaboratrice domestica: 4.500
Spese per energia: 300 gas: 500 telefono: 800
Acquisti: elettrodomestici: arredi:
Automobile: minicar
Assicurazione Rca + furto e incendio: 850
Assicurazione vita: 0 infortuni: 0 malattia: 0
Istruzione: Scuole pubbliche: 0 Università: 0 specializzazioni: 0
Spese mediche: 4.500
Restituzione prestiti: 0
Apparecchi elettronici: 0 gioielli: 300 servizi alla persona: 350
Lingue: 0
Investimenti: 0
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 0
Vacanze: 0
Stima coerenza: INCOERENTE
Vincenzo: precario con meno di 35 anni, moglie disoccupata, senza figli
Città: Foggia
Reddito: 15.000 euro
Casa: abitazione della madre manutenzione straordinaria: 5.000
Spese per energia: 600 gas: 750 telefono: 800
Acquisti: elettrodomestici: 750 arredi: 3.000
Automobile: 75 kw
Assicurazione Rca + furto e incendio: 1.750
Assicurazione vita: 0 infortuni: 0 malattia: 0
Istruzione: Scuole pubbliche: 0 Università: 0 specializzazioni: 3.000
Master: 2.000
Spese mediche: 1.000
Restituzione prestiti: 0
Apparecchi elettronici: 900 gioielli: 2.000
Lingue: 1.800
Investimenti: 0
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 2.500 att. sport. 700 pay tv: 650
Vacanze: 5.000
Stima coerenza: INCOERENTE
Giulia: impiegata, persona sola di 50 anni
Città: Taranto
Reddito: 12.000
Casa: affitto 3.600 euro annui
Spese per energia: 500 gas: 700 telefono: 200
Acquisti: elettrodomestici: 0 arredi: 0
Automobile: mini car
Assicurazione Rca + furto e incendio: 450
Assicurazione vita: 2.000 infortuni: 0 malattia: 0
Istruzione: Scuole pubbliche: 0 Università: 0 specializzazioni: 0
Spese mediche: 1.000
Restituzione prestiti: 0
Apparecchi elettronici: 0 gioielli: 0
Lingue: 0
Investimenti: 0
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 0
Vacanze: 0
Stima coerenza: INCOERENTE
Carla: professionista, meno di 35 anni, sola
Città: Brindisi
Reddito: 30.000 euro
Casa: affitto 8.000 euro annui
Spese per energia: 700 gas: 800 telefono: 500
Acquisti: elettrodomestici: 2.000 arredi: 400
Automobile: 55 kw
Assicurazione Rca + furto e incendio: 1.300
Assicurazione vita: 6.000 infortuni: 4.000 malattia: 0
Istruzione: Scuole pubbliche: 0 Università: 3.000 specializzazioni: 2.000
Frequenza corsi: 500
Spese mediche: 500
Restituzione prestiti: 0
Apparecchi elettronici: 0 gioielli: 0
Lingue: 1.500
Investimenti: 0
Abbonamenti ad eventi culturali e sportivi: 100 att. sport. 200
Vacanze: 0
Stima coerenza: INCOERENTE