Imu, ciò che occorre sapere per la tassa sulle case
Conteggi e detrazioni. La prima rata entro lunedì. Aliquote più alte per le seconde
13/06/2012
La prima cosa da ricordare è la scadenza, il governo non ha concesso proroghe: la prima rata dell’Imu (Imposta municipale propria) va pagata entro lunedì prossimo 18 giugno se si possiedono immobili e terreni. La nuova Ici presenta qualche difficoltà di calcolo, non alla portata di tutti.

RATE E SCADENZE
Per l'abitazione principale è possibile suddividere l'importo dell'Imu in due oppure in tre rate. La prima va versata comunque entro il 18 giugno, se si sceglie il versamento in tre rate, allora la seconda rata bisognerà pagarla entro il 17 settembre e la terza entro il 17 dicembre; se si scelgono solo due rate, la seconda andrà versata alla scadenza di dicembre.

COME SI CALCOLA L’IMPOSTA PER LA CASA PRINCIPALE
Per calcolare il valore su cui applicare l’Imu, occorre: 
● rivalutare la rendita catastale del 5% (basta moltiplicarla per 1,05) e moltiplicare il risultato per 160;
● applicare al valore così ottenuto l'aliquota fissata dallo Stato, lo 0,4%;
● rapportare l'importo così ottenuto al periodo di possesso e alla percentuale di possesso.
Facciamo un esempio: se è stata acquistata una casa a marzo, bisogna versare l’Imu per 10 mesi (tenete presente che il mese si conta per intero solo se il possesso si è protratto per più di 14 giorni) poi occorre dividere il totale per 12 e moltiplicare il risultato per 10;
● sottrarre dall'importo ottenuto la (o le) detrazioni che spettano sull’abitazione principale e sui figli rapportate al periodo di possesso;
● sottrarre 200 euro per l’abitazione principale da suddividere in parti uguali tra gli aventi diritto (per esempio, se la proprietà della casa è divisa al 70% alla moglie e al 30% al marito, entrambi potranno detrarre 100 euro);
● sottrarre 50 euro per ogni figlio minore di 26 anni convivente anche se non a carico (per un massimo di 8 figli). In caso di separazione è il coniuge che vive nella casa familiare a dover pagare l’Imu;
● ricordare che la detrazione che spetta per i figli deve essere divisa tra i genitori (quindi 25 euro a testa) e rapportata al periodo di possesso della casa (se è tutto l’anno non è necessario, ovviamente), in caso di separazione spetta a chi vive con il figlio. La detrazione deve essere rapportata al numero di mesi in cui il figlio è stato residente fino al compimento dei 26 anni (ad esempio, se vostro figlio ha compiuto 26 anni il 14 marzo scorso la detrazione dovrà essere divisa per 12 e moltiplicata per 2 mesi, se li compie il 15 marzo i mesi diventano tre);
● dividere il risultato ottenuto per tre o per due a seconda di quale rateazione hai scelto;
● mettere nella propria agenda una revisione del conto che è stato appena fatto: la rata di dicembre dell'Imu infatti sarà a conguaglio del dovuto sulla base delle regole che nel frattempo i singoli Comuni avranno deliberato (hanno tempo fino al 30 settembre). I Comuni possono aumentare o diminuire l’aliquota base di 0,3 punti percentuali e quella sull’abitazione principale di 0,2 punti percentuali, oltre a rivedere le detrazioni. Quindi, a dicembre si dovranno rifare i conti con le regole applicate dal vostro Comune e pagare la differenza tra il dovuto e quanto pagato in una o due rate.
 
SECONDE CASE: ALIQUOTA PIÙ ALTA E ADDIO DETRAZIONI
Per calcolare il valore su cui applicare l’Imu, occorre rivalutare la rendita catastale del 5% e moltiplicare il risultato per 160. Poi applicare al valore così ottenuto l'aliquota base sulle seconde case che è pari allo 0,76%, senza alcuna detrazione.
Il pagamento deve essere fatto entro il 18 giugno per la prima rata, pari alla metà del dovuto, e il secondo entro il 17 dicembre.
La prima rata così calcolata, deve essere divisa ancora a metà per essere versata in parte al Comune e in parte allo Stato, con il modello F24.
Ancora una volta la rata di dicembre sarà a conguaglio, quindi dovremo aspettare le delibere del Comune per sapere quanto dovremo pagare di differenza, ma attenzione, anche lo Stato può scegliere di cambiare le regole prima della scadenza della seconda rata. Infatti, entro il 10 dicembre lo Stato, sulla base di quanto incasserà con la prima rata, deciderà come e se modificare l’aliquota base. Il povero contribuente dovrà quindi aspettare a ridosso della scadenza (il 10 dicembre cade 7 giorni prima della data utile al versamento) e rifare i conti di quanto deve allo Stato, di quanto deve al Comune, sottrarre quanto ha versato e pagare la differenza a chi di dovere.

 
CASA DI PROPRIETA’ DI ANZIANI O DISABILI
La casa di proprietà di anziani o disabili ricoverati permanentemente in case di riposo è considerata seconda casa ai fini dell’Imu. Almeno per la prima scadenza di giugno. Poi ogni singolo Comune deciderà se assimilarla ad abitazione principale. Se questo avviene a dicembre si potrà recuperare l’eccedenza inutilmente versata e anche la quota dovuta allo Stato non deve essere versata.
 
CASA VENDUTA ENTRO GIUGNO
Se la casa è stata venduto entro giugno 2012 l'Imu si dovrà pagare tutto in una sola rata entro il 18 giugno, se l'immobile è stato venduto nei primi sei mesi del 2012, sia che si tratti di abitazione principale o seconda casa. Occorre non dimenticare che entro il 17 dicembre occorrerà rivedere i calcoli alla luce delle eventuali modifiche delle condizioni da parte del Comune o dello Stato.
 
COME SI PAGA
Il pagamento deve essere fatto esclusivamente tramite modello F24, versando online sul sito dell’Agenzia delle entrate (occorre essere registrati e avere il Pin d’accesso) oppure in modo tradizionale in banca, negli uffici postali o presso gli agenti della riscossione (Equitalia).
Da dicembre sarà nuovamente possibile utilizzare il bollettino postale, le cui modalità di compilazione verranno rese note più avanti. Chi possiede la partita Iva potrà pagare esclusivamente per via telematica.
Il vecchio F24 può essere comunque utilizzato fino al 31 maggio 2013.
Occorre fare molta attenzione nella compilazione della colonna della “rateazione” dell'F24. Infatti, per l’abitazione principale occorre indicare 0101 se si sceglie di pagare l’acconto di giugno in una sola rata, se invece si decide di versarlo in due rate bisogna scrivere 0102. In questo secondo caso nell’F24 di settembre si dovrà indicare il codice 0202.
Per la seconda casa, invece, nella colonna rateazione non indicare nulla.
 
PENDENZE ICI
Se ci sono ancora pendenze Ici (cartelle in sospeso o ravvedimenti dell’ultimo minuto per una dimenticanza dello scorso anno) bisognerà utilizzare nuovi codici tributo per i pagamenti: per l’abitazione principale 3940, per i terreni agricoli il 3941, per le aree fabbricabili il 3942 e per gli altri fabbricati il 3943, interessi e sanzioni usano ancora i codici 3906 e 3907.
 
I COMUNI POSSONO AUMENTARE O DIMINUIRE L’ALIQUOTA
I Comuni potranno decidere di aumentare o diminuire l'aliquota di 0,2 punti, che quindi potrà oscillare da un minimo dello 0,2% a un massimo dello 0,6%. I Comuni potranno anche estendere le agevolazioni sulla prima casa agli anziani e disabili, che hanno spostato la residenza nelle case di riposo o istituti sanitari, e ai cittadini italiani
residenti all'estero.
 
CHI NON PAGA
Non tutti però dovranno pagare l'Imu sulla prima casa. Chi è, ad esempio, proprietario di una casa con un valore catastale già rivalutato del 60% uguale o inferiore a 50mila euro non pagherà la tassa a giugno, anche se non ha figli a carico.
 
La Gazzetta del Mezzogiorno 13.6.2012 – Primo Piano pag. 4
Felice de Sanctis
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